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Le illusioni perdute
Eugenio Montale è un poeta italiano, premio Nobel per la letteratura nel 1975. Nato a Genova il 12 ottobre del 1896, è morto a Milano il 12 settembre del 1981. Della sua produzione poetica fanno parte le raccolte Ossi di seppia (1925), Le occasioni (1939), La bufera e altro (1956), Xenia (1966), Satura (1971).
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Opera
Meriggiare pallido e assorto appartiene a Ossi di seppia, raccolta che già nel titolo riassume il tema fondamentale della poetica montaliana: l'aridità dell'esistenza umana, il male di vivere, il distacco esistenziale, l'indifferenza, l'ostacolo frapposto tra l'uomo e la verità. Gli ossi di seppia sono i resti scabri ed essenziali di esseri un tempo viventi. Depositati sulla spiaggia dalle acque del mare, diventano il simbolo della condizione dell'uomo privato delle illusioni e della possibilità di una piena adesione alla vita.
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Meriggiare: trascorrere il meriggio, il mezzogiorno.
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schiocchi: il verso secco del merlo.
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veccia: pianta leguminosa usata per il foraggio.
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biche: mucchi di terra.
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scricchi: il frinire delle cicale, paragonato a uno scricchiolio.
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calvi picchi: collinette prive di vegetazione.
Eugenio Montale,
Ossi di seppia, Mondadori, Milano, 2003.


Questa è una delle poesie più famose di Eugenio Montale. Dopo averla letta attentamente, sapresti indicarne il tema?