Esopo
L'aquila dalle ali mozze e la volpe

Un uomo prese un’aquila, le mozzò le ali e la mandò in cortile fra il pollame. Essa abbassò la testa e per la pena non mangiò più: simile a un re prigioniero. Un altro uomo la comprò e mediante le sue cure le ridiede il volo. L’aquila si lanciò in alto, a predare; afferrò un leprotto e lo portò in dono al suo benefattore. Una volpe vide e disse: «Mica a questo dovevi farlo il regalo; questo è buono per sua natura e non ti farà mai male; quell’altro invece devi ingraziarti perché non ti ripigli di nuovo per privarti ancora delle ali».

Esopo,

Favole, Mondadori, Milano 1995

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