Giacomo Leopardi

Alla luna

L'esercitazione di questa settimana è un classico leopardiano. Composta probabilmente nel 1819, Alla luna fa parte dei cosiddetti Piccoli idilli.

Recatosi sul colle Tabor, presso la casa paterna, il poeta contempla la luna ed è invaso dal ricordo del passato, che stimola l’analisi interiore e una riflessione generale sulla condizione umana.

Giacomo Leopardi (Recanati, 1798 - Napoli, 1837) è ritenuto il maggior poeta dell’Ottocento italiano, nonché una delle principali figure del Romanticismo letterario.

Di costituzione malferma, si forma in un ambiente erudito e conservatore dedicandosi interamente allo studio, dapprima dei classici (traduce fin dall’infanzia opere in latino e greco), poi dei pensatori e poeti moderni.
 

Tra il 1819 e il 1821 compone i Piccoli idilli, componimenti ispirati alla poetica del “vago e dell’”indefinito”, tra i quali L'infinito, La sera del dì di festa, Alla luna, e Il passero solitario, composto negli anni Trenta. Tra il 1817 e il 1832, scrive Lo Zibaldone, sorta di diario composto da appunti filosofici, impressioni di lettura, commenti e spunti lirici.

Giacomo Leopardi
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