Giuseppe Ungaretti

Sono una creatura, Soldati

Questa settimana pubblichiamo un'esercitazione tratta da due poesie di Giuseppe Ungaretti: Sono una creatura e Soldati. Entrambi i componimenti furono composti sul fronte e fanno riferimento all’esperienza della guerra vissuta in prima persona dal poeta.

Giuseppe Ungaretti nacque ad Alessandria d’Egitto da genitori lucchesi emigrati, vi trascorse l’infanzia e la giovinezza e si formò presso una scuola svizzera. Tra il 1912 e il 1914 frequentò i corsi della Sorbona a Parigi. Tornato in Italia, sostenne l’interventismo italiano nella Prima guerra mondiale e si arruolò volontario. La terribile esperienza del fronte diede vita alla raccolta poetica Il porto sepolto (1916). 

Le prima delle due poesie proposte, Sono una creatura appartiene alla prima raccolta poetica di Giuseppe Ungaretti, Il porto sepolto (1916), il cui titolo allude alla capacità della poesia di farci penetrare nelle profondità di noi stessi/e per poter cogliere la verità segreta e indecifrabile che è “sepolta” in noi e riportarla in luce.

La seconda poesia, Soldati, venne pubblicata in Allegria di naufragi (1919), raccolta confluita in seguito, insieme a Il porto sepolto, in L’Allegria (1931).

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